La proposta formativa si ispira e ricollega ad esperienze già realizzate in altre aree dell’arco alpino (Riabitare l’Italia, Innovalp, Innovaree-Vado a vivere in montagna) e si propone di fornire strumenti che favoriscano il reinsediamento e l’attivazione di nuove economie in aree montane marginali. La domanda di residenzialità può infatti costituire un nuovo motore di sviluppo sociale contrastando lo spopolamento e la marginalità, ma richiede strumenti di governance di processi che non riguardano solo la sfera abitativa (disponibilità di alloggi, accesso ad incentivi per ristrutturazioni, case a un euro ecc.), ma anche quella sociale, economica e ambientale ad essa strettamente connesse.
Il corso si svolgerà a stretto contatto con alcuni territori montani interessati da queste dinamiche in collaborazione con realtà economiche e sociali impegnate nella valorizzazione della montagna alpina e prealpina dell’Italia nordorientale.
Il corso consisterà in alcune lezioni frontali introduttive online sulle macro-questioni sociali, economiche, ambientali e culturali delle aree marginali delle Alpi e Prealpi del settore orientale.
Seguiranno delle giornate in presenza sul territorio che prevedono lezioni e incontri con stakeholder e testimoni dei processi reinsediativi in corso nella montagna del Nordest, che consentiranno di osservare da vicino criticità e opportunità dei processi insediativi in corso.
Il corso si svolgerà dunque prevalentemente in presenza e in contesti montani dell’area prealpina e alpina nordorientale nelle giornate di sabato: l’11 ottobre in val di Zoldo in collaborazione con l’associazione Mont de Vie; il 18 ottobre in val Posina in collaborazione con l’associazione Posinaland; il 25 ottobre a Tolmezzo in collaborazione con la cooperativa Cramars. Il raggiungimento dei luoghi di formazione è a carico dei partecipanti.
Il corso si concluderà con un elaborato finale in forma di progetto di reinsediamento che tenga conto degli strumenti utili ad affrontare criticità e opportunità del vivere in montagna.
Il corso si propone come percorso di formazione e facilitazione ai percorsi di reinsediamento in aree montane al fine di avvicinare aspirazioni e traiettorie individuali o familiari alle peculiarità dei contesti ambientali, sociali e culturali dei territori montani. Si rivolge a tutti coloro che hanno in progetto di stabilirsi temporaneamente o permanentemente in territori montani, ma anche ad amministratori locali, realtà associative, proprietari di abitazioni o imprenditori che vogliano facilitare l’inserimento di nuovi abitanti in montagna.
Le competenze che verranno acquisite riguarderanno la conoscenza di strumenti e incentivi al ripopolamento della montagna, il rapporto tra profili professionali esterni e risorse interne, la capacità di bilanciare smartworking e presenza in montagna, istanze individuali ed esigenze collettive.
I partecipanti acquisiranno inoltre la capacità di elaborare un progetto insediativo, di interagire e interloquire con le differenti realtà che caratterizzano i contesti vallivi caratterizzati da situazioni di marginalità e abbandono, di relazionarsi con gli abitanti originari e altri nuovi abitanti, al fine di acquisire competenze relazionali utili ad affrontare le difficoltà e gli ostacoli di un nuovo progetto di vita in aree montane.
Il corso si sviluppa attraverso l’analisi e l’approfondimento di tre aree tematiche e territoriali.
Le aree tematiche sono le seguenti:
- Geografia delle aree interne. Introduzione alle aree interne e agli strumenti esistenti per il reinsediamento in aree marginali o il recupero di luoghi in abbandono
- Dinamiche sociali e culturali del ripopolamento: questioni sociali del popolamento, rapporti tra vecchi e nuovi abitanti, migrazioni verticali e metromontagna
- Aspetti economici connessi ai progetti di ripopolamento: economie delle aree montane, smartworking, incentivi e sussidi al reinsediamento, elaborazione di un progetto insediativo
Le aree territoriali interessate dalle esperienze di fieldwork (della durata di una giornata) saranno esemplificative di dinamiche e questioni presenti anche in altri territori simili della montagna vicentina, bellunese, carnica e consentiranno di scendere nel concreto delle problematiche e opportunità connesse al reinsediamento in montagna a partire da testimonianze concrete:
- Bassa Val di Zoldo (provincia di Belluno): in collaborazione con l’associazione Mont de Vie e le testimonianze di amministratori e nuovi abitanti
- Val Posina (provincia di Vicenza): in collaborazione con l’associazione Posinaland e le testimonianze di amministratori e nuovi abitanti
- Tolmezzo (provincia di Udine): in collaborazione con la Cooperativa Cramars, già impegnata in progetti di accompagnamento di nuovi abitanti in Carnia.
Il corso mira ad accrescere la capacità di leggere i caratteri di un luogo, di inserirsi positivamente nell’evoluzione storica dei quadri ambientali, insediativi, sociali, di cogliere le opportunità di reinsediamento con una maggiore consapevolezza delle opportunità e criticità presenti sul territorio.
Informazioni
FAQ
Le sedi di svolgimento dell’attività didattica saranno:
- Università di Padova (sede di riferimento anche per le lezioni a distanza)
- Cinema di Dont – Associazione Mont de Vie, Forno di Zoldo (BL)
- Mulino Main, Comune di Posina (VI)
- Cooperativa Cramars, Tolmezzo (UD)
La sede a Padova si trova presso Palazzo Wollemborg, via del Santo, n. 26 a Padova.
Gli indirizzi specifici delle sedi di svolgimento e i programmi delle giornate sul territorio verranno definiti successivamente. Gli iscritti sono invitati a raggiungere le sedi di svolgimento in autonomia (verranno eventualmente organizzate da Padova soluzioni di car sharing).
Sì, è prevista una prova finale scritta in forma di progetto di reinsediamento in montagna corredato da un’analisi dei punti di forza e di debolezza.
Il limite massimo di assenze è il 30% delle ore di lezione totali. Per poter ottenere la qualifica finale, sarà richiesta una frequenza minima del 70% delle lezioni. Si raccomanda in particolare la presenza alle attività di fieldwork sul territorio.
Sì, è previsto un contributo allo studio pari a 20 quote di Euro 210,00 ciascuna, a copertura della quota d’iscrizione per i primi 20 studenti ammessi in graduatoria, finanziato dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri (sulla base dell’accordo stipulato tra DARA e Università di Padova). Il contributo viene riconosciuto solo se il corso viene concluso con il rilascio finale dell’attestato e della microcredenziale associata.
Sì, anche le condizioni meteo avverse fanno parte di un progetto insediativo in montagna.