Il Master in Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota forma e arricchisce le figure professionali sanitarie dell’area tecnica preventiva, infermieristica d’emergenza-urgenza e psicologica, laureate in tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, in infermieristica e in altre lauree delle professioni sanitarie o delle le scienze psicologiche, ingegneristiche e ambientali, che si occupano d’interventi specifici nell’ambiente montano.
Il Master vuole quindi trasmettere competenze negli ambiti preventivo organizzativo e operativo, in modo tale che i discenti possano acquisire una formazione adeguata a pianificare linee d’intervento e di gestione delle possibili criticità.
I professionisti così formati sono in grado di utilizzare le conoscenze del complesso sistema di soccorso in emergenza in ambiente montano e d’alta quota, così da non considerare solo gli aspetti dinamici del mero intervento, ma anche la tutela sia degli operatori sia degli utenti

Gli argomenti del Master in Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota illustrano a 360° gradi gli aspetti preventivi emergenziali per operare in sicurezza in alta quota.

Oltre alle lezioni in aula sono previste delle uscite didattiche quali:

  • Geologia: escursione sul territorio, osservazione di movimenti franosi e lettura delle cartografie sul campo.
  • Meteorologia: giornata formativa presso il Centro Meteo di Arabba.
  • Emergenze in montagna: attività pratica in falesia, introduzione al torrentismo e analisi dei pericoli prevalenti in attività di canyoning.

Le 200 ore di attività di stage si svolgono in 6 contesti:

  • La centrale Suem di Pieve di Cadore.
  • Il Pronto Soccorso (Belluno o Feltre o Agordo).
  • Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico Veneto (Belluno).
  • Comando Provinciale dei VVF (Belluno).
  • Collegio regionale delle guide Alpine (Belluno).
  • Federazione Nazionale Sicurezza Piste Sci (Belluno).

Il Master in Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota fornisce ai partecipanti conoscenze approfondite per la valutazione del rischio in merito alle peculiari attività lavorative presenti nel territorio montano. Per quanto riguarda gli interventi in emergenza, fornisce una cultura preventiva non solo per la salvaguardia della salute dell’utente e del personale abitualmente impiegato in queste operazioni, ma considera anche gli aspetti legati all’ambiente in cui lo scenario si svolge. Sviluppa competenze specialistiche nell’ambito preventivo e d’intervento sul funzionamento del sistema nei suoi vari aspetti, promuovendo una visione multidisciplinare il cui fine ultimo è la tutela della salute del singolo e della popolazione.  Le opportunità professionali sono all’interno delle unità operative di emergenza, SUEM 118 delle aziende sanitarie. Gli sbocchi professionali prevedono l’impiego anche nel settore privato e del no profit.

Il Master in Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota prevede la formazione in materia di:

Adattamenti fisiologici ed attività fisica ad alta quota
Risposta dell’organismo all’ esposizione all’alta quota: mal di montagna acuto e cronico. L’edema polmonare e l’edema cerebrale d’alta quota.

Il metabolismo e le modificazioni indotte dall’ambiente in alta quota
Biochimica funzionale del sangue. Meccanismi di regolazione. Adattamenti ormonali.

Nutrizione e salute in montagna.
Fabbisogni nutrizionali. Adattamento metabolico.

Le patologie in quota
Patologia traumatica e non traumatica in alta quota. Risposte fisiologiche dell’apparato respiratorio. L’effetto dell’attività fisica in quota. Le complicanze neurologiche.

Primo soccorso in montagna
Sicurezza della scena e tecnica dei 4 sguardi: valutazione primaria (ABCDE) e valutazione secondaria. Chiamata di soccorso, recupero. Tecniche di mobilizzazione e immobilizzazione del paziente, sistemi di trasporto. Paziente travolto da valanga. Ipotermia. Sindrome da sospensione in incrodato.

Emergenze in montagna
Preparazione di un’escursione e le informazioni base da sapere. Uso delle nuove tecnologie, smartphone, Web, GPS. Saper leggere una carta topografica; dotazioni minime nello zaino; DPI in ambiente impervio estivo ed invernale. Tecniche di progressione su roccia, ghiaccio e neve.

Gestione dei soccorsi e delle patologie in montagna
Gestione delle patologie in alta quota. La movimentazione in ambiente montano e l’organizzazione di attività sanitarie in eventi sportivi.

Meteorologia in alta quota
Aspetti meteorologici dell’ambiente alpino, i cambiamenti meteorologici. Cogliere i segni per una previsione personale.

Attività agro silvo-pastorali in ambiente montano
Introduzione delle principali caratteristiche attività silvo-pastorali in ambienti montani con particolare attenzione ai lavori forestali e agricoli: i principali sistemi di lavoro, le più diffuse macchine e attrezzature impiegate e i relativi rischi per la sicurezza degli operatori.

Geologia e pericolosità in aree montane
I processi geomorfologici dell’ambiente montano: Valutazione preventiva della pericolosità geomorfologica ed osservazione sul terreno. Cartografia e mappe di rischio.

Eventi avversi
Il sistema di risposta alle emergenze. Il sistema di protezione Civile: Il C.N.VV.F. e Piani di emergenza. Concetti di rischio. Scenari emergenziali.

Attività di prevenzione
Emergenze in sanità pubblica, calamità naturali. L’organizzazione dei mezzi di soccorso. Ecologia umana in ambiente d’alta quota.

Gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e le lavorazioni in montagna
L’organizzazione negli interventi in ambiente montano, sicurezza sul lavoro. Il rischio biologico e i rischi correlati al macroclima.

La responsabilità legale
Cause di giustificazione dell’atto sanitario. Cenni di patologia forense.

Aspetti psicologici nella gestione della comunicazione
Aspetti psicologici della comunicazione del rischio. La comunicazione delle bad news.

AULSS 1 Dolomiti: il tirocinio in ambito sanitario- emergenziale si svolge presso i Pronto Soccorso di Belluno, Feltre, Agordo e la Centrale Operativa del SUEM 118 di Pieve di Cadore.

Enti collaboratori per attività di tirocinio

1.   Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Belluno: presso questa sede si tiene la parte pratica riguardante specialità quali:

  • incidente stradale con vettura;
  • tecniche ed attrezzature per lavoro in quota;
  • ambiente acquatico (lago) con imbarcazioni;
  • salvataggio di persone in cunicolo e/o crollo strutture con presenza di nucleo cinofilo;
  • N.B.C.R..

2.   Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Veneto – Dolomiti Bellunesi: con il CNSAS si vanno ad approfondire i vari ambiti del Soccorso Alpino con varie uscite in ambiente, che possono vari luoghi della nostra regione. Nello specifico, le giornate di formazione riguardano:

  • travolto da valanga;
  • soccorso in parete;
  • ricerca disperso;
  • soccorso in ambiente impervio;
  • soccorso in ghiacciaio;
  • grotta.

3.   Federazione Nazionale Sicurezza Piste Sci: i formatori trattano il tema del soccorso in pista, con una giornata dedicata alla pratica con uscita in pista su sci o motoslitta con presidi, mezzi e tecniche di soccorso in questo tipo di terreno.

4.   Collegio Regionale Guide Alpine: in questo tirocinio lo studente viene introdotto con approccio graduale alla montagna iniziando dall’aula, proseguendo con la falesia, per giungere alla montagna, passando per la divertente attività di Canyoning.

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La graduatoria generale di merito per l’a.a. 2024/2025 è disponibile al seguente link.

Al seguente link anche la graduatoria per PTA.

La graduatoria dei candidati aventi diritto al subentro è disponibile al seguente link.

Il secondo elenco dei candidati aventi diritto al subentro è disponibile al seguente link.

 

 

 

 

Informazioni

Salute, ambiente e territorio
31/10/2025
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FAQ

Il tirocinio prevede l’obbligo di frequenza pari al 100%.  Non è possibile svolgere il tirocinio in altre sedi diverse da quelle previste.

No, non è previsto un test di ammissione, la graduatoria viene stilata in base al curriculum.

No, non sono necessarie competenze tecniche o capacità fisiche, all’inizio del Master viene proposto un questionario per valutare le capacità e le esperienze in maniera da strutturare un percorso individualizzato sulla base delle capacità dello studente.

Il Master si articola in 300 ore di didattica frontale e 200 ore di stage e/o project work.
Le lezioni didattiche si svolgono indicativamente nelle giornate di venerdì e sabato con cadenza bisettimanale presso la sede di Feltre dell’Università degli Studi di Padova.
Le 300 ore di didattica si svolgono in presenza in modalità frontale e/o con attività pratiche in aula e all’esterno dove è previsto l’utilizzo di manichini per simulazione e role playing. In caso di particolari impedimenti legati a motivi di salute o emergenze lavorative è possibile seguire le lezioni on line. È previsto un obbligo di frequenza del 70%. Alla conclusione del percorso formativo è prevista la discussione della tesi.