Il Master/Corso aderisce alla seconda finestra straordinaria di pre-iscrizione a partire dal 4 fino al 25 novembre 2024, ore 12.30.

Il Master in Uso degli ultrasuoni nella pratica clinica della professione ostetrica prepara le figure professionali del settore sulla pratica delle metodologie diagnostiche ecografiche, oggi strumento indispensabile per implementare l’autonomia operativa della professione ostetrica. Diversi sono i campi di indagine nei quali questa può essere utilizzata e molti i dibattiti circa il suo inserimento in contesti come la sala parto. L’accompagnamento della paziente in travaglio, la gestione della gravidanza fisiologica, l’attività clinica propria del primo trimestre (counselling prenatale) e il primo intervento nell’emergenza ostetrica o ginecologica trovano nell’uso ragionato dell’ecografia un indispensabile supporto tecnico.

Il Master in Uso degli ultrasuoni nella pratica clinica della professione ostetrica prevede un monte ore di lezioni teoriche frontali, con docenti di diversa estrazione, tali da gettare le basi al successivo tirocinio pratico. Le lezioni, infatti, permettono di approfondire le conoscenze fisiologiche e patologiche legate ai diversi contesti ecografici nei quali l’ostetrica/o può operare.

Obiettivo primario del corso è rappresentato dalla possibilità da parte del discente di riconoscere un quadro ecografico fisiologico da uno patologico, possibilmente di definirne le caratteristiche, di chiedere supporto nell’interpretazione del quadro e/o di inviare la paziente a indagine di riferimento. Obiettivo secondario è la possibilità di aumentare il grado di autonomia ecografica in settori propri della professione ostetrica con nuovi sviluppi di indagine.

I destinatari del Master in Uso degli ultrasuoni nella pratica clinica della professione ostetrica sono ostetriche/i che possiedono un diploma di laurea triennale in Ostetricia, sia dipendenti della sanità pubblica che privata, con una propria inclinazione ecografica, da esprimersi in diversi settori dell’Ostetricia e Ginecologia. L’autonomia d’indagine ecografica di ostetriche/i è oggetto di dibattito, intendendosi la possibilità di refertazione scevra dal controllo da parte di una figura medica. Attualmente l’ecografia office risulta l’unico campo di valutazione indipendente dalla figura medica che permette alla figura ostetrica di avvalersi del controllo ecografico nei casi di visita dubbia, verifica di un parametro (controllo battito cardiaco) e aiuto in sala parto (indice di posizione fetale). L’ecografia, a completamento della valutazione manuale o clinica, risulta, in alcuni specifici contesti, un utile strumento di inquadramento della situazione della paziente. La diagnosi di gravidanza in utero, la motivazione di un forte sanguinamento, la presenza di un battito cardiaco, la quantità di liquido amniotico, la presentazione fetale, il benessere e la biometria fetale, la localizzazione placentare, l’indice  di posizione in travaglio, l’applicabilità di una ventosa, lo studio del pavimento pelvico, il riconoscimento di una formazione cistica annessiale, sono alcuni esempi di utilizzo dell’ecografia nella professione ostetrica a supporto della propria valutazione.

Il Master in Uso degli ultrasuoni nella pratica clinica della professione ostetrica prevede la formazione in materia di:

Modulo 1: FISICA DEGLI ULTRASUONI

Meccanismo d’azione degli ultrasuoni, le loro caratteristiche e l’applicabilità.

Modulo 2: GENETICA

Tecniche di screening e diagnosi prenatale, teratologia.

Modulo 3: ANATOMIA PATOLOGICA

Studio anatomico delle malformazioni fetali.

Modulo 4: ANATOMIA FETALE ECOGRAFICA, NELLA FISIOLOGICA E NELLA PATOLOGIA

Quadri di normalità ecografica associati alla rispettiva controparte patologica, per organo e apparato.

Modulo 5: SEMEIOTICA ECOGRAFICA GINECOLOGICA

Quadri di benignità ecografica e tumori maligni.

Modulo 6: APPLICAZIONE DELL’ECOGRAFIA NELL’AMBITO DELLA FECONDAZIONE ASSISTITA

Dal monitoraggio follicolare alle tecniche di transfer eco-guidate sino allo studio della pervietà tubarica.

Modulo 7: USO DELL’ECOGRAFIA PER LO STUDIO DELLO SFINTERE ANALE NELLE LACERAZIONI DI III-IV GRADO

Indagine particolareggiata ecografica dei casi sospetti.

Modulo 8: USO DELL’ECOGRAFIA IN SALA PARTO

Ambiti di utilizzo dell’ecografia: indice di posizione, preliminare a parto operativo, di supporto nell’emorragia post partum.

La graduatoria generale di merito del Master sarà disponibile in questa sezione prossimamente.

 

Informazioni

Innovazione scientifica e trasferimento tecnologico
31/10/2025
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FAQ

Per la parte teorica verrà utilizzato il collegamento Zoom; per l’attività di tirocinio sarà necessaria la presenza di sede. Questo prevede un minimo di 30 ore di attività pratica con tutoraggio nei diversi reparti di appartenenza, con la possibilità di eseguire indagini ecografiche, fino alla valutazione cardiaca e biometrica, compresa quella del primo trimestre, oppure ginecologica.
Il test finale consisterà nello svolgimento di un elaborato personale, anche sotto forma di project work, che consenta a ogni discente di esprimersi nel settore che ritiene più vicino. Nel corso delle lezioni si potrà verificare la completezza di quanto appreso mediante un esame, articolo o tesina, che permetterà di evidenziare eventuali anomalie concettuali. Verrà fornito materiale didattico di studio e la possibilità di interagire direttamente con il personale docente.

In tutti i settori della ginecologia ed ostetricia, così che il discente possa valutare gli ambiti di applicabilità dell’indagine ecografica. Le ore di tirocinio pratico prevedono la supervisione da parte di un tutor.

Nell’ambito dell’ecografia office, quindi a sostegno di una vista ostetrica o ginecologica dubbia. Si auspica la possibilità futura, anche per la professione ostetrica, di poter ampliare il campo d’indagine, ad esempio nel primo trimestre, nelle gravidanze a termine, in alcuni ambiti del pronto soccorso, al di là del controllo medico. Una figura ostetrica preparata anche dal punto di vista ecografico, incrementa nel team le competenze di ciascuna figura e potenzia il risultato finale, ossia la migliore assistenza possibile al paziente.