Dal 2009 le Dolomiti sono nella World Heritage List dell’Unesco per la spettacolarità dei paesaggi e la straordinarietà della conformazione geologica e geomorfologica. I paesaggi unici dei fondovalle sono esito di processi millenari di adattamento delle comunità insediate, che oggi sono di fronte a grandi sfide, per la marginalità, lo spopolamento e gli eccessi dello sfruttamento turistico. Attraverso una presa di contatto con l’ambiente dolomitico, nella varietà di condizioni tra fondovalle e aree in quota, si propone una conoscenza diretta dei contesti, una riflessione sull’essere comunità in Dolomiti, una metodologia per la frequentazione consapevole della montagna. I temi principali: i segni e il paesaggio antropico, le forme del paesaggio fisico, gli aspetti forestali, lo sfruttamento delle risorse, la valorizzazione del patrimonio, il turismo. Il target: insegnanti, formatori, guide, accompagnatori, futuri professionisti interessati alla conoscenza delle Dolomiti.

Il corso si articola in tre giornate: venerdì 4/07 (sede di Moena): lezioni frontali e interventi seminariali sui temi del rapporto montagna-comunità e di introduzione alle escursioni; sabato 5/07: escursione (Passo San Pellegrino, Campagnaccia, Passo Forca Rossa, Sappade – dislivello 850 m su sentieri non esposti, lunghezza 16,5 km); domenica 6/07: escursione nei luoghi dell’Ecomuseo della Val del Biois, con incontro di attori locali. Sarà valorizzata la dimensione immersiva con soste per il riconoscimento e l’interpretazione di strutture geologiche, forme del rilievo, formazioni vegetazionali, caratteristiche del paesaggio antropico, elementi del patrimonio locale e della sua valorizzazione. Si richiede la disponibilità ad una partecipazione attiva. Per l’attività di sabato è necessaria un’adeguata preparazione all’escursione in ambiente montano. Il corso si svolge con la collaborazione della Fondazione Angelini (BL), secondo le finalità della Fondazione Dolomiti Unesco. A chiusura del corso si prevede la preparazione di un elaborato scritto secondo le indicazioni e le scadenze che verranno fornite, volto a valutare: l’acquisizione delle principali conoscenze sull’area visitata; la comprensione della relazione tra ambienti montani e comunità (plurali) insediate; l’acquisizione di una metodologia per la lettura e l’interpretazione dei paesaggi montani.

Il corso si rivolge a tutti i professionisti o futuri professionisti che nelle loro attività promuovono o promuoveranno la conoscenza dei luoghi montani e la consapevolezza delle ricchezze e delle sfide dell’area dolomitica. È particolarmente rivolto a coloro che si occupano di educazione e divulgazione sul territorio, che accompagnano gruppi di studenti o di persone interessate al patrimonio dolomitico, che si propongono di approfondire e trasmettere la complessità delle comunità che abitano i luoghi montani, in primo luogo gli insegnanti di ogni ordine e grado, le guide di media montagna o escursionistiche, gli accompagnatori e i formatori CAI e SAT. È rivolto anche a studenti e ricercatori interessati alla conoscenza dei contesti territoriali delle Dolomiti, secondo diverse prospettive disciplinari. 

Nella prima giornata di corso i principali temi riguardano la costruzione delle comunità in montagna, la gestione del patrimonio dolomitico, del patrimonio locale e delle risorse, i sistemi cooperativi, la relazione tra abitanti e turisti; per quanto riguarda i temi del “patrimonio naturalistico”, nella seconda giornata di corso, i contenuti da sviluppare durante l’escursione riguardano la conoscenza del contesto geologico e geomorfologico e del patrimonio floristico e vegetazionale del territorio montano  del Passo San Pellegrino, tra il Gruppo della Marmolada e Gruppo delle Pale di San Martino; nella terza giornata i contenuti sono maggiormente inerente al patrimonio culturale locale, che verrà messo in luce tramite il percorso a tappe attraverso l’ecomuseo della Val del Biois e grazie agli attori locali che contribuiranno alla trasmissione delle conoscenze e delle esperienze.

I partecipanti avranno modo di cogliere la spettacolarità dei paesaggi delle Dolomiti patrimonio dell’umanità, sia nelle aree in quota, sia nei fondovalle esito di processi millenari di adattamento da parte delle diverse comunità insediate. Verrà dato spazio ai temi legati alle grandi sfide della montagna, come marginalità, spopolamento, sfruttamento turistico, grazie all’incontro diretto con i contesti e alle riflessioni sul senso dell’essere comunità nelle Dolomiti, per una frequentazione più consapevole degli ambienti montani.

Il corso è organizzato in collaborazione con la Fondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna di Belluno (tel: 0437 948446; corsi@angelini-fondazione.it) che si occupa degli aspetti di logistica e organizzazione delle tre giornate e che offre informazioni di dettaglio nella pagina dedicata all’attività formativa, che si invita a visitare in tutte le sue parti: CORSO DI FORMAZIONE DI GEOGRAFIA SULLE DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO 2025 – Fondazione Giovanni Angelini

Informazioni

Salute, ambiente e territorio
31/07/2025
75%
20
30
€ 180,00
I titoli di accesso saranno specificati nell'avviso di selezione 25/26

FAQ

L’itinerario di sabato 5 luglio prevede un dislivello positivo 850 m circa e un dislivello negativo di 1530 m circa; si sviluppa lungo sentieri e strade non esposti per una lunghezza di 16,5 km. È richiesto un adeguato allenamento al tipo di escursione e equipaggiamento da escursione. I partecipanti saranno seguiti lungo il percorso da una guida di media montagna e da accompagnatori CAI.
L’itinerario di domenica 6 luglio non prevede particolari difficoltà; si svolgerà su strade asfaltate o sterrate per una lunghezza complessiva di 7 km e un dislivello di 200 m circa. 

È previsto l’utilizzo di una navetta dall’Hotel Scoiattolo (via Pineta 23, Falcade), dove sono previsti i pernottamenti (si vedano le indicazioni in merito nel sito di Fondazione Angelini). Non è possibile partire per le escursioni o rientrare in punti differenti. Il costo della navetta è a carico dell’organizzazione. L’organizzazione si riserva di modificare il programma delle escursioni qualora emergessero condizioni che non consentissero di seguire quanto previsto.

Nel corso della giornata di sabato 5 luglio sono programmati almeno 9 step, dalla partenza al passo di S. Pellegrino alla conclusione dell’escursione a Sappade, con osservazioni degli aspetti geologici e geomorfologici, delle morfologie glaciali e periglaciale, delle forme di erosione (calanchi) delle Marmolade, e anche l’osservazione di aspetti antropici legati ai pascoli, alle trincee della Prima Guerra Mondiale, alle criticità del turismo attuale o ad aspetti vegetazionali come nel caso delle zone umide; nella giornata di domenica 6 luglio sono previsti almeno 8 momenti di pausa, anche con l’accompagnamento di attori locali, dedicati a lettura del paesaggio, osservazioni di corsi d’acqua, vie di collegamento, insediamenti, architettura rurale, aspetti di cura del territorio.

Nella pagina della Fondazione G. Angelini dedicata al corso si possono scaricare le tracce per la redazione del curriculum vitae e della lettera motivazionale, necessarie per la pre–immatricolazione al corso; i moduli vanno compilati, firmati e successivamente caricati nel portale di “Orizzonte Montagna”; informazioni di dettaglio allo 0437 948446 o corsi@angelini-fondazione.it.

Per le giornate di escursione del corso è necessario avere una copertura assicurativa CAI, SAT o Dolomity Emergency attiva; per chi non lavesse, è possibile attivare sul sito di Dolomity Emergency una copertura annuale al costo di 25 euro; per chi invece desiderasse diventare socio C.A.I. e usufruire della relativa assicurazione annuale, si prega di rivolgersi alla sezione della propria città o della propria zona di riferimento.

Sì, è previsto un contributo allo studio pari a 20 quote di Euro 180,00 ciascuna, a copertura della quota d’iscrizione per i primi 20 studenti ammessi in graduatoria, finanziato dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri (sulla base dell’accordo stipulato tra DARA e Università di Padova). Il contributo viene riconosciuto solo se il corso viene concluso con il rilascio finale dell’attestato e della microcredenziale associata.